Amo Rimbaud e i suoi versi, è uno dei miei “poeti guida”.
E’ considerato l’incarnazione del Poeta Maledetto, senza dilungarmi troppo sulla sua biografia che potete trovare ovunque, volevo sottolineare due curiosità che mi hanno colpito della sua vita.
La prima è quella del suo “tabula rasa” dei suoi scritti. Mi spiego meglio, a un certo punto della sua vita Rimbaud, nauseato dalla sensazione di non sentirsi considerato e stimato, decise di distruggere tutto ciò che aveva scritto, abbandonare la poesia e dedicarsi a una vita di avventure. Cominciò a viaggiare, a far i lavori più disparati, e la sua prima opera “Illuminazioni” venne pubblicata da Verlaine convinto che Rimbaud fosse morto. Prima di allora non riuscì a emergere.
Un pò la storia di moltissimi scrittori divenuti famosi e immortali dopo esser morti o alla fine della loro vita per casi.
La seconda cosa che mi ha sempre affascinato è la definizione con la quale Rimbaud è considerato: Il Poeta Visionario. Si, perché Rimbaud decise di distruggere tutte le retoriche, le regole e i canoni di scrittura per affidarsi solamente alle sue sensazioni. La sua Poesia era pure sensazione. Rinnegò persino il maestro Baudealaire, definendolo “Trop Artist”.
La sua Poesia era dunque vera, senza fronzoli, comunicava solo ciò che sentiva. Senza affidarsi a null’altro che parole, immagini, colori, odori.