In occasione dell’anniversario della nascita di Charles Darwin oggi vi propongo qualche parola su “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”.

Questo è il libro che racchiude, più del trattato che rese celebre Darwin (Origine delle specie per mezzo della selezione naturale), tutte le teorie evoluzionistiche che sono alla base di una grande fetta della scienza moderna.

Darwin prese parte ad una spedizione cartografica di cinque anni (1831-1836) della nave Beagle attorno alle coste del Sud America.  Quello che però più gli interessava non era certo cartografare il continente, ma capire i meccanismi della storia naturale in sensu stricto. È così che nel lungo periodo trascorso tra mare e terra ferma, Darwin annotava ogni informazione, sensazione, emozione, confronto con diverse culture su un piccolo diario, trasformato successivamente in libro. Lui ha insegnato a tutti noi naturalisti che lo scienziato viaggiatore non si limita ad osservare il mondo a distanza o su un trattato come farebbe qualsiasi intellettuale, ma lo percorre in lungo e in largo, lo vive con tutti i propri sensi e, perché no, a volte lo manipola.

Attraverso annotazioni su caudillos sudamericani, stermini di indiani, montagne impervie, nubifragi, mareggiate, febbri tropicali, terremoti e vulcani, bellezze esotiche da mozzare il fiato non solo ci dona osservazioni storiche, descrizioni naturali ed antropiche, ma anche molteplici spunti di riflessione sui meccanismi di questo splendido sistema chiamato Natura.

Giulia