Mi sono improvvisato giornalista, inquisitore e ho fatto un pò di domande a chi vi parlerà di libri, consiglierà, vi farà appassionare a personaggi o scrittori. Cominciando da Claudia…

Ciao Claudia, come stai?

Inquieta e terribilmente desiderosa di star bene.

 Hai Freddo?

Mi vanto di essere uno dei pochi esemplari di essere umano a sangue freddo presenti sul Pianeta Terra. A volte ho freddo anche in estate: vuoi che non stia congelando adesso, nel mezzo del più rigido inverno di sempre, pur sotto i miei mille improbabili e ridicoli strati e quanto più possibile appiccicata alla stufetta dell’ufficio? Ah, vivo a Roma e non in Siberia? Non fa poi così freddo? Perché non posso andare in letargo, in ogni caso?

Faccio spesso questa domanda quando ho di fronte una ragazza, la statistica vuole un 80% freddolose! Comunque secondo me il letargo è un pretesto per chi ha voglia di dormire un pò di più! 

Benvenuta in libera i libri … Domanda a bruciapelo, la parola Libro, ora a cosa ti fa pensare?

Libro è rifugio, passione, emozione, vita, il più delle volte più vita di quanta ce ne sia al di fuori. Un libro ti allontana dalla realtà eppure ti fornisce gli strumenti per non perdertene neppure un dettaglio. Dà concretezza alla parte migliore di te, ti rapisce tra le sue pagine quando il mondo appare grigio in maniera insostenibile e ti dà la forza per tornarci e ritrovarci i colori.
La lettura, per me, è quanto più vicino vi sia al concetto di amore.

Già qui, potrei fermarmi e lasciarmi consigliare tutti i libri che vuoi… Però continuo! 

E la parola Scrivere?
Scrivere significa dar contorni alle cose, alle sensazioni, alle persone. A volte aiuta a ridimensionare, a volte ingigantisce. E’ insieme panacea e malattia, soddisfazione e mortificazione, valvola di sfogo e buco nero. Scrivere a volte mi aiuta a respirare. Altre volte lo rende più difficile.

Non sono un giornalista, sto improvvisando, e quindi passo alle domande un pò più strane… Un libro da leggere, può assumere tutt’altro significato se letto in un ambiente per te ideale?

Alcune letture sono indissolubilmente legate a verande dai muri color verde acqua e all’aria frizzante e carica di silenziose opportunità delle prime ore della mattina, altre sanno di sale appiccicato addosso dopo un ultimo bagno al sole del tramonto estivo, altre ancora profumano di cioccolata e hanno la morbidezza e il tepore confortante del piumone.
Non riuscirei a leggere Jane Austen in spiaggia così come mi verrebbe difficile perdermi in Oceano Mare di sera, alla luce della lampada del comodino. Non tutti i libri necessitano di posti e di sapori speciali, ma alcuni hanno bisogno di ambienti raccolti ed intimi, di un cuscino comodo, di una tazza fumante di tè e del rumore della pioggia che batte sui vetri, altri di cieli azzurri, aria e pelle d’oca.

Oceano Mare…già.. uno dei miei libri preferiti!

Mi sto sentendo un investigatore però mi piace e continuo.. Sogno e scrittura, dolore e scrittura, vita e scrittura, sono secondo te compagni di banco?

Credo che ognuno di noi abbia un proprio modo di esprimersi, di perdersi e di ritrovarsi: per alcuni è la scrittura, e forse io sono tra questi. Non conosco niente che abbia il potere della parola scritta. Mettersi nero su bianco è un confrontarsi innanzitutto con sé stessi, per questo a tratti ne sono stata, e ne sono tuttora, spaventata. Eppure ogni volta che ho smesso di scrivere mi è sembrato di perdermi qualcosa per strada: sulla carta, le emozioni acquistano profondità, i rapporti spessore, i dettagli significato. La scrittura è catarsi. Non riesco a concepire una vita senza parole, “per quanto acuminate” possano essere.

 Bene, ora la domanda mi piace di più, che libro mi regaleresti ora?

A Francesco regalerei senza dubbio Il postino di Neruda, un piccolo concentrato di poesia, a chi volesse scoprirmi e comprendermi (e scoprirsi e comprendersi) Le notti bianche di Dostoevskij, a chi vorrei che sognasse con me La schiuma dei giorni di Boris Vian.

Grazie Claudia, prima di tutto di aver risposto alle mie domande e poi… per il libro mi arriverà !