Il verismo è un movimento letterario e artistico italiano che si è sviluppato tra l’ultimo trentennio dell’800 e il primo decennio del ’900.
Ispirandosi al naturalismo francese e al positivismo teorizza un fedele attaccamento alla realtà, la politica del “vero”, senza altre dissertazione.
Lo scrittore è un narratore della realtà.
Le caratteristiche principali:
- Accettazione delle leggi scientifiche che regolano la vita e i comportamenti: lo scrittore cerca di scoprire e condividere le leggi che regolano la società così come la scienza, con le sue leggi, regola determinati fenomeni.
- Attenzione alla realtà nella sua quotidianità, lo scrittore, infatti, predilige una narrazione scientifica dei personaggi e degli ambienti presenti nella corso della storia.
- Piuttosto che raccontare, o suscitare, emozioni lo scrittore preferisce raccontare la situazione quotidiana come un’indagine scientifica, cercando di capire le cause che fanno evolvere in un determinato modo la vicenda da lui narrata.
- L’artista deve avere come unica ispirazione il Vero.
- Lo scrittore deve mettersi nei panni del personaggio, deve esprimersi con le sue parole, vedere con i suoi occhi, solo così la sua mano sarà invisibile e il suo racconto sarà attinente al vero. (mimesi letteraria).
Gli esponenti principali sono senza ombra di dubbio Giovanni Verga e Luigi Capuana.