Nick Hornby non delude mai, il suo stile inconfondibile, le vicende quotidiane in cui molti si possono riconoscere permette di esser travolti nei suoi romanzi.
In “come diventare buoni” i protagonisti sono la dottoressa Katie Carr, donna sempre stata devota alla sua famiglia, al suo lavoro , gentile e disponibile e il marito David, uomo in combutta con il mondo, eterno criticone e arrabbiato che scrive una rubrica su un giornale locale “l’uomo più arrabbiato Holloway”.
Una vita che va avanti in maniera molto abituale, come accade a molti, dopo diversi anni i rapporti diventano quasi meccanici piuttosto che di cuore, la passione viene smarrita e la vita inizia a porre domande impertinenti.
Katie dopo una fedeltà totale crolla in un periodo di smarrimento, travolta dalle sue carenze e debolezze inciampa in Stephen. Una parentesi che cambierà la vita sua e di David.
David, dopo il tradimento della moglie, si converte alla bontà e alla carità assoluta, assume un mutamento che lascia spiazzati tutti, moglie compresa che quasi, a volte, sente la mancanza della cattiveria rude del marito.
Come si diventa buoni? è a questa domanda che lo scrittore cerca di rispondere per tutto il racconto, mettendo a nudo le ipocrisie, gli stereotipi della società, con la sua finezza e classe .
La risposta probabilmente non c’è ma di sicuro qualche domanda, nella lettura di questo libro, ce la si pone.