Non turbarti, volevo dirti il vero, non turbarti.Ho potuto rivederti e guardare le tue ampie spalle, erano lì, così vicine, e il desiderio di stringerti a me faceva capolino a ogni piccolo passo, bramavo di dirti: non preoccuparti.
Forse non troverai senso in inutili quanto sentimentali parole di donna, ma per me, rivedere il tuo viso, solo un istante, ha valso una vita intera. L’inferno non è quello che credi, non c’è dolore, non c’è ansia, solo un eterno scorrere di inutili minuti; potrò perciò ritornare con la mente a quell’unico e solo istante. Ti sei girato e la sofferenza sul tuo viso ha fatto ridestare in me la voglia di vivere e, allo stesso tempo, mi ha fatto vedere l’ingiustizia di ciò che stavamo tentando di recuperare. Perché tu, Orfeo, senza la tua musica e senza la tua pena a nulla vali, e il tuo valore non può essere sminuito per amore. Non te l’avrei permesso, ma ansiosa camminavo dietro te, in attesa di vedere il tuo sguardo colmo di tenerezza e passione. Cosa non si fa per amore, adorato Orfeo. Il canto della tua lira e il dolce suono della tua voce hanno stregato dee e fatto infuriare divinità, ma mai nessuno ha osato contraddirti, nessuno mai. E ora tu cedi alla vigliaccheria per amore, supplichi di riavermi indietro e non sai, non sai, amore mio, quanto per me la tua esistenza sia più importante di qualsiasi fiore in boccio in primavera, qualsiasi rondine che si sposta in cerca di stagioni tiepide. La mia morte Orfeo, per la tua vita, io l’avrei data, perciò non mi far piangere, diletto, torna lassù dove il sole sorge ogni mattina, ma non dimenticarmi. Perché Eros, con i suoi puntigliosi inviti, ci ha incatenati, e l’amore vero, oh amato, l’amore vero è fatto d’anima, non d’altro. E chi non pensa così non ha mai amato. Non hai bisogno del mio volto per amarmi, ciò che desideri è il mio ricordo sempre vivo. Non angustiarti, non mi hai tradita, ti conosco; non odiare gli dèi per l’ingiustizia subita, poiché tu sarai ricordato grande e musico. Forse che le tue avventure non ti basteranno? Sarò con te. Forse che la rugiada non ti darà ristoro? Sarò con te. Guardami, volgiti e dammi il respiro che mi è mancato nell’Ade, ridonami la consapevolezza di essere amata, ché non c’è pienezza in una donna se non è amata dallo stesso uomo per l’eternità. E mi amerai tu, te lo ordino e supplico, mi amerai perché non c’è altra come me, che darebbe l’anima sua per un sorriso dolciastro e amaro, per un colpo di frusta, per uno schiaffo. Giuro, non c’è altra.
Il ricordo fortifica l’animo; non ti abbandonerò alla sorte infausta, ma intercederò per te presso il regno dei morti, affinché da quaggiù tu venga protetto, perché il tuo destino mi è caro. Questo posso prometterti, il mio spirito aleggerà avvolgendoti quando suonerai e affascinerai chi, intorno a te, si riunirà per ascoltarti. E ti ascolteranno, amore.
Non piangere. So che sta piangendo, vorrei che potessi sentire le mie grida; lacrime per quella , che tu credi una perdita, non voglio vederne sulle gote mascoline.
Ti dico, invece, Orfeo, che il tuo errore ti è valso la gloria eterna, ed è quella che il nostro amore cerca, l’eternità. Non è vero che le tue labbra si posavano sulle mie in una promessa senza fine? Non è vero che le tue mani stringevano le mie nella fiducia del per sempre? Non accetto menzogne, ciò che hai scelto è oltre la vita: sei mio.
Scriviamo la nostra vicenda nel cielo; la storia parlerà del nostro amore. Dimentica perciò il dolore del cuore, e apprestati all’elevazione dell’animo. Non c’è vero amore nel tempo, non c’è verità senza agonia. Ricordati di me e le generazioni future non si scorderanno mai di noi. È questo che conta, che ciò che ci lega non abbia mai fine, lontani o vicini.